Parco Nazionale della Maiella, Abetina di Rosello, Riserva Monte Genzana Alto Gizio
Rocca Pia, Pettorano sul Gizio (AQ) – Tornareccio, Rosello, Gamberale, Palena, Pizzoferrato (CH)

Con l’arrivo delle copiose nevicate nell’inverno d’Abruzzo, tantissimi luoghi si riempiono di magia e suggestione, specialmente quelli che possiamo percorrere con un paio di ciaspole ai piedi.
Tra i tanti sentieri, ti proponiamo alcune ciaspolate che davvero ti consigliamo di non perdere, soprattutto per la notevole quantità di neve che possiamo trovare in questo periodo e per il basso grado di difficoltà.
Ecco 5 ciaspolate che ti proponiamo sui sentieri e nei parchi d’Abruzzo:
CIASPOLATA ADATTA A TUTTI A VAL DI TERRA – Parco Nazionale della Maiella (Palena/Gamberale – CH)

Il percorso di questa ciaspolata è piuttosto semplice e adatta anche alle famiglie con bambini, e calca la neve dei sentieri dei boschi di Val di Terra, al cospetto dei Monti Pizzi.
Siamo nel Parco Nazionale della Maiella, nei territori di Gamberale e Palena, in provincia di Chieti. Attraverso un percorso di circa un’ora e mezza di cammino, si arriva fino al rifugio Polledrara sotto la cornice di Serra Tre Monti: qui il panorama regala scorci davvero suggestivi su Mar Adriatico, sulla Maiella e sui monti Porrara, Pizzalto e Rotella.
Qui in inverno il silenzio regna sovrano, e quando la neve rimane sui rami dei faggi, entrare nel bosco significa entrare davvero nel regno di Frozen!
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CIASPOLATA NELLA VALLE DEL SOLE – Parco Nazionale della Maiella (Pizzoferrato – CH)

Siamo a Pizzoferrato, in provincia di Chieti, e questa ciaspolata nel Parco Nazionale della Maiella è pensata proprio per chi è alla prima esperienza con le racchette da neve.
Nei pressi della Valle del Sole, questo percorso con brevi tratti a pendenza modesta calpesta la neve dei boschi tra i monti Lucino, San Domenico, La Rocca e di Mezzo.
La faggeta presenta all’interno anche alberi secolari e monumentali, alcuni con forme “a candelabro”, dovute alle potature del passato che rendevano questi boschi di difesa per gli animali d’allevamento.
Il panorama fuori dal bosco permette di ammirare il versante orientale della Maiella in tutta la sua bellezza.
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CIASPOLATA A VALLE GENTILE – Riserva Monte Genzana – Alto Gizio (Rocca Pia/Pettorano sul Gizio – AQ)

Questa ciaspolata nella Riserva Monte Genzana Alto Gizio è adatta anche a famiglie con bambini, ed offre scorci panoramici davvero molto suggestivi.
Dal borgo di Rocca Pia (AQ) ci si inoltra sul sentiero di Valle Gentile, una valle come dice il nome stesso “gentile” con le nostre gambe: il percorso infatti sale dolcemente tra boschi e radure, e quando il panorama si apre si possono ammirare la Maiella, i monti Morrone e Rotella.
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CIASPOLATA SUL MONTE PALLANO (Bomba/Tornareccio – CH)

Monte Pallano, con i suoi 1020 m di altitudine, rappresenta, oggi come 2500 anni fa, un punto di osservazione strategico sulle aree sottostanti, che vanno dalla Val di Sangro alla Maiella, fino al Molise.
In questa ciaspolata con partenza da Tornareccio, paese famosissimo per miele in provincia di Chieti, si possono raggiungere una delle aree archeologiche più suggestive della provincia.
Sul Monte Pallano gli uomini della tribù italica dei Frentani si stabilirono in un lontano passato e, tra il V e il IV sec a.C. eressero delle imponenti mura megalitiche a protezione della loro città, la leggendaria “Palanùd luvkanateìs”.
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CIASPOLATA NELL’ABETINA DI ROSELLO (Rosello – CH)

Questa ciaspolata entra nel cuore della riserva naturale regionale dell’Abetina di Rosello (CH), un gioiello di biodiversità ed uno dei luoghi più importanti d’Abruzzo dal punto di vista naturalistico.
Con un semplice percorso senza importanti dislivelli, si entra nel bosco degli abeti bianchi della riserva, dove è possibile ammirare alcuni esemplari che superano il metro di diametro ed i 40-50 metri di altezza.
Tra questi l’albero spontaneo più alto d’Italia, un abete di 54 metri di altezza: secondo alcuni studiosi è proprio in questi luoghi che, nei periodi glaciali, l’abete ha trovato un rifugio naturale ed è sopravvissuto per poi nuovamente ricolonizzare altri ambienti verso nord.
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